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Background: IL PROGETTO INNONETS
INNOVATIVE NETWORKS FOR THE AGRIFOOD SECTOR
InnoNets mira a favorire la cooperazione territoriale fra la Regione Puglia (in Italia) e la Regione delle Isole Ionie (in Grecia) nel settore agroalimentare, coinvolgendo le organizzazioni di ricerca, le imprese, gli enti di governo del territorio e altre amministrazioni pubbliche, e la società civile.
Il progetto: “Innovative Networks for the Agrifood Sector” (InnoNets), finanziato dal Programma di Cooperazione Territoriale Europea “Interreg V-A Grecia Italia 2014-2020”, è ideato e realizzato da un partenariato composto da Regione delle Isole Ionie (capofila), Camera di Commercio di Corfù, Regione Puglia (con il supporto di ARTI-Agenzia Regionale per la tecnologia e l’Innovazione e InnovaPuglia), Politecnico di Bari e Legacoop Puglia – nonché dai partner associati Università degli studi della Basilicata e Camera di Commercio Italo-Ellenica di Salonicco.
Tutte le informazioni su InnoNets sono disponibili sul sito del progetto.
All’interno di questo quadro generale, le attività nelle due regioni coinvolte si stanno concentrando su tre ambiti: il contrasto allo spreco alimentare, la facilitazione dei processi di innovazione nelle piccole e medie imprese, la promozione di politiche locali del cibo. Ciascuno di questi temi ha animato, a partire da settembre 2019, un percorso strutturato di ricerca e innovazione facilitato da uno dei partner – in Puglia, rispettivamente, l’amministrazione regionale, Legacoop e il Politecnico di Bari. L’approccio scelto è quello del Living Lab – un metodo di innovazione aperta che si sviluppa lungo fasi di esplorazione, co-progettazione, sperimentazione e valutazione – per coinvolgere in modo attivo i partecipanti in percorsi di condivisione di conoscenze ed esperienze, e favorire la co-creazione di idee, modelli e processi in ciascuno degli ambiti individuati.
Il Living Lab POLITICHE LOCALI DEL CIBO IN PUGLIA
“sustainable food systems for healthy diets, in just cities, within planetary boundaries”
Nel progetto InnoNets, il Politecnico di Bari cura un percorso di co-creazione e sperimentazione di linee guida per le politiche locali del cibo in Puglia.
L’iniziativa si svolge in un clima di crescente consapevolezza del ruolo che può essere svolto dal ciclo del cibo nel riconciliare sviluppo sostenibile, salute umana e adattamento ai cambiamenti globali. Nell’Unione Europea, questa traiettoria è culminata nella recente approvazione della strategia “Farm-to-Fork” da parte della Commissione – significativamente, insieme alla nuova strategia per la biodiversità e nel solco del Green Deal che sta caratterizzando la politica comunitaria contemporanea.
Con l’avvento della pandemia di Covid-19, l’articolazione del dibattito si è arricchita di un senso di urgenza ancora maggiore: nella fase più acuta di emergenza, a tenere banco è stato soprattutto un rinnovato interesse per la sicurezza alimentare e l’autosufficienza locale (in un contesto caratterizzato da catene di valore ormai largamente globali), insieme alle forme organizzate o spontanee di assistenza alimentare. Mentre l’attenzione si sposta sulla ripresa dell’attività economica e sociale, riemergono temi diversi e talvolta contrastanti – dal contributo dell’enogastronomia al turismo e al marketing territoriale, ai diritti dei lavoratori nelle filiere agroalimentari.
Le politiche locali del cibo sono una delle possibili declinazioni in italiano del concetto di “urban food policy” e identificano una famiglia di politiche pubbliche, collaborazioni pubblico/private o azioni collettive autogestite che riguardano, in sintesi:
- il mantenimento delle condizioni economiche, sociali e territoriali per rendere accessibile a tutti una dieta sana e culturalmente diversificata – garantendo i diritti dei lavoratori delle filiere;
- il rafforzamento delle sinergie fra i processi di produzione e consumo del cibo che ruotano intorno alle città e le funzioni degli agroecosistemi e dei paesaggi agrari – prossimi o distanti;
- la promozione di sistemi alimentari sostenibili, che favoriscano il benessere delle comunità locali e facilitino l’adattamento ai cambiamenti globali.
L’iniziativa internazionale più nota in questo campo è il Milan Urban Food Policy Pact – siglato a Milano nel corso di EXPO 2015 e sottoscritto ad oggi da oltre 200 città (fra le quali figurano le città pugliesi di Bari, Foggia e Molfetta) – un accordo volontario nato per promuovere strategie territoriali per un cibo sano, equo e sostenibile. Secondo una delle interpretazioni coerenti con questo approccio (proprio quella di Milano), le politiche locali del cibo “delineano una visione condivisa sul futuro rapporto della città con il cibo e definiscono le azioni chiave per attuare questa visione, armonizzando i vari progetti che l’amministrazione porta avanti sul tema dell’alimentazione”.
Nel promuovere questo Living Lab sulle politiche locali del cibo nelle regioni urbane della Puglia, i partner del progetto InnoNets sono partiti da una ricognizione delle iniziative in corso, in termini di politiche pubbliche (dall’inserimento dei criteri ambientali minimi negli appalti per la ristorazione collettiva, ai sistemi di facilitazione dell’accesso alla terra), di strategie imprenditoriali (con particolare attenzione alla multifunzionalità e all’economia circolare) e di forme di attivismo civico (ad esempio, nell’emancipazione dei consumatori da un ruolo passivo nella pratiche alimentari, o nell’integrazione fra servizi socio-assistenziali e agricoltura).
Il Living Lab è un processo attivo che – coerentemente con l’orientamento della omonima rete italiana di ricercatori,– mira a una forte innovazione delle politiche locali del cibo attraverso la partecipazione creativa di centri di ricerca, aziende agroalimentari, enti territoriali e organizzazioni della società civile.
Adattandosi alle norme di distanziamento fisico tuttora vigenti, il Living Lab ruota intorno a uno spazio di interazione digitale per facilitare lo scambio di conoscenze ed esperienze, qui proposto in una versione sperimentale e che nella fase conclusiva di InnoNets confluirà nel sito istituzionale del progetto.
Per avviare la condivisione di dati e materiali, il gruppo di lavoro del Politecnico di Bari si è ispirato agli indicatori proposti dalla FAO per monitorare le politiche locali del cibo delle città che aderiscono al Patto di Milano: i cruscotti comprendenti le visualizzazioni degli indicatori riflettono l’organizzazione in aree tematiche e riportano le sigle M1, M2, ecc., corrispondenti alla numerazione originale.
Nel mese di giugno 2020 si svolgeranno inoltre quattro incontri a distanza su piattaforma digitale – trasmessi in diretta streaming su Facebook – per concentrare l’attenzione dei partecipanti su alcuni dei principali temi trasversali:
- Il benessere comincia a tavola: alimentazione, salute, qualità della vita in città
- Economia circolare del cibo e contrasto allo spreco alimentare
- Food justice: diritto al cibo, welfare alimentare ed equità del lavoro nelle filiere.
- Paesaggi del cibo e nuovi territori della produzione e del consumo
Il benessere comincia a tavola
alimentazione, salute, qualità della vita in città
Il dibattito pubblico ha da tempo fatto emergere il ruolo della nutrizione come snodo fra la promozione della salute umana e la mitigazione dell'impronta ecologica delle nostre società sul pianeta. Oggi, si vanno consolidando orientamenti innovativi sulla riorganizzazione dei sistemi di produzione e sul cambiamento dei consumi alimentari, efficacemente riassunti nel rapporto della EAT-Lancet Commission sulle diete sane e sostenibili. Tuttavia, perché le grandi trasformazioni attese nel ciclo del cibo contribuiscano a promuovere (nelle parole dell’Organizzazione Mondiale della Sanità) un pieno benessere fisico, psicologico e sociale, è necessario che le diete di riferimento siano adattate ai diversi contesti territoriali. Questa reinterpretazione evoca una dimensione culturale, che valorizzi la conoscenza locale (anche implicita), ad esempio, nel senso dell’aderenza alla dieta mediterranea.
Le politiche locali del cibo che nasceranno nelle città e nelle comunità territoriali pugliesi troveranno nel nesso tra benessere e alimentazione una prima, importante, leva per suscitare attenzione e mobilitare idee e forme di azione collettiva. Il possibile contributo delle politiche locali e dell’azione collettiva alla sostenibilità del ciclo del cibo parte dalla consapevolezza che i comportamenti alimentari prendono forma nelle relazioni di gruppo (familiari, scolastiche, professionali, ricreative) e risentono dell’offerta di prodotti e di servizi che consentano la manifestazione delle preferenze e la soddisfazione dei bisogni personali. Questa capacità di facilitare il cambiamento comprende responsabilità dirette delle amministrazioni locali (come la gestione della ristorazione collettiva nelle scuole) e interazioni fra enti pubblici, aziende agroalimentari e società civile (si pensi alla regolazione delle reti di distribuzione e vendita di prodotti alimentari o all’agricoltura sociale), arrivando a interessare i fenomeni urbani e gli stili di vita in generale – ad esempio, rispetto alla promozione dell’attività fisica nei sistemi di mobilità e alle forme che assume la convivialità nello spazio pubblico.
Economia circolare del cibo e contrasto allo spreco alimentare
Evento congiunto con il Living Lab “0 Food Waste” organizzato dalla Regione Puglia
Il razionale di un living lab tematico sulle politiche locali del cibo potrebbe contribuire all'obiettivo della riduzione degli sprechi alimentari se stimolassimo una strategia di innovazione sociale / tecnologica orientata a un consumo consapevole in grado di evitare gli sprechi alimentari sia nella catena di mercato che nell'economia delle famiglie. In effetti, l'incontro tra innovazione tecnologica e innovazione sociale potrebbe determinare lo scaling up del living lab in termini di produzione di cibo funzionale, lo scaling out dell'esperienza del living lab attraverso il progetto Grecia-Italia Innonets condividendo il bene comune della dieta mediterranea e lo scaling deep in relazione alle radici, ai valori e alle valenze culturali del settore agroalimentare regionale grazie alle biotecnologie.
Ciò significa che i risultati del living lab potrebbero contribuire a una strategia di economia circolare in grado di favorire occupazione attraverso nuove competenze professionali ad alta tecnologia in un settore tradizionale, quale quello agroalimentare e la valorizzazione agricola delle cultivar tradizionali attraverso la loro applicazione come materie prime in nuovi cibi funzionali.
Food justice
diritto al cibo, welfare alimentare ed equità del lavoro nelle filiere
L’attenzione per le questioni di giustizia alimentare, seppure declinate in modi diversi e in continua evoluzione, emerge come tema profondo e imprescindibile in tutti i tentativi teorici e pratici di riorientare i sistemi alimentari verso una transizione sostenibile.
Nel panorama internazionale, il concetto di food justice riassume i principali attriti fra il diritto all’accesso per tutti a una dieta sana e culturalmente adeguata e le condizioni strutturali di disuguaglianza e discriminazione (ad esempio, su base etnica, di genere, o di reddito) che ne vanificano la realizzazione.
In questo senso, si osserva – sia nella cooperazione fra paesi poveri e paesi ricchi, sia nelle politiche di welfare delle città industrializzate – un tentativo di superamento dei servizi di assistenza come risposta all’insicurezza alimentare e alla marginalità sociale, per abbracciare traiettorie trasformative che fanno spesso leva sulla riconnessione delle pratiche alimentari con gli agroecosistemi locali, con gli standard etici nelle filiere agricole, con la dimensione simbolica e culturale della nutrizione. È così che prende forma l’idea che sia giusto quel cibo che – a ogni passaggio nelle relazioni di produzione e consumo – non abbia incorporato gli effetti dello sfruttamento e dell’appropriazione, e possa piuttosto contribuire agli obiettivi di emancipazione dei lavoratori e redistribuzione delle risorse.
InnoNets mira a favorire la cooperazione territoriale fra la Regione Puglia (in Italia) e la Regione delle Isole Ionie (in Grecia) nel settore agroalimentare, coinvolgendo le organizzazioni di ricerca, le imprese, gli enti di governo del territorio e altre amministrazioni pubbliche, e la società civile.
Il progetto: “Innovative Networks for the Agrifood Sector” (InnoNets), finanziato dal Programma di Cooperazione Territoriale Europea “Interreg V-A Grecia Italia 2014-2020”, è ideato e realizzato da un partenariato composto da Regione delle Isole Ionie (capofila), Camera di Commercio di Corfù, Regione Puglia (con il supporto di ARTI-Agenzia Regionale per la tecnologia e l’Innovazione e InnovaPuglia), Politecnico di Bari e Legacoop Puglia – nonché dai partner associati Università degli studi della Basilicata e Camera di Commercio Italo-Ellenica di Salonicco.
Continua...Nel progetto InnoNets, il Politecnico di Bari cura un percorso di co-creazione e sperimentazione di linee guida per le politiche locali del cibo in Puglia.
L’iniziativa si svolge in un clima di crescente consapevolezza del ruolo che può essere svolto dal ciclo del cibo nel riconciliare sviluppo sostenibile, salute umana e adattamento ai cambiamenti globali. Nell’Unione Europea, questa traiettoria è culminata nella recente approvazione della strategia “Farm-to-Fork” da parte della Commissione – significativamente, insieme alla nuova strategia per la biodiversità e nel solco del Green Deal che sta caratterizzando la politica comunitaria contemporanea.
Con l’avvento della pandemia di Covid-19, l’articolazione del dibattito si è arricchita di un senso di urgenza ancora maggiore: nella fase più acuta di emergenza, a tenere banco è stato soprattutto un rinnovato interesse per la sicurezza alimentare e l’autosufficienza locale (in un contesto caratterizzato da catene di valore ormai largamente globali), insieme alle forme organizzate o spontanee di assistenza alimentare. Mentre l’attenzione si sposta sulla ripresa dell’attività economica e sociale, riemergono temi diversi e talvolta contrastanti – dal contributo dell’enogastronomia al turismo e al marketing territoriale, ai diritti dei lavoratori nelle filiere agroalimentari.
Continua...Dipartimento di Scienze dell’Ingegneria Civile e dell'Architettura
Carmelo M. Torre (Responsabile scientifico), Andrea Alviti, Sergio Bisciglia, Alessandro Bonifazi, Felicia Di Liddo, Maria Immacolata Marzulli, Calogero Montalbano, Pierluigi Morano, Antonio Orlando, Manuela Persia
Dipartimento di Ingegneria Civile, Ambientale, del Territorio, Edile e di Chimica
Angela Barbanente
Centro servizi amministrativo-contabili di Ateneo
Luca Fortunato, Cristina Di Tullio
Napslab s.r.l. (Servizi di assistenza tecnica e tecnico-scientifica)
Angela Abrescia, Fabio Abbrescia, Simone Balletta, Giuseppe Cavallo, Rita Cometa, Ada Palmieri, Daniele Romeo
Il benessere comincia a tavola
alimentazione, salute, qualità della vita in città
17 giugno 2020 (evento online)
Il dibattito pubblico ha da tempo fatto emergere il ruolo della nutrizione come snodo fra la promozione della salute umana e la mitigazione dell'impronta ecologica delle nostre società sul pianeta. Oggi, si vanno consolidando orientamenti innovativi sulla riorganizzazione dei sistemi di produzione e sul cambiamento dei consumi alimentari, efficacemente riassunti nel rapporto della EAT-Lancet Commission sulle diete sane e sostenibili. Tuttavia, perché le grandi trasformazioni attese nel ciclo del cibo contribuiscano a promuovere (nelle parole dell’Organizzazione Mondiale della Sanità) un pieno benessere fisico, psicologico e sociale, è necessario che le diete di riferimento siano adattate ai diversi contesti territoriali. Questa reinterpretazione evoca una dimensione culturale, che valorizzi la conoscenza locale (anche implicita), ad esempio, nel senso dell’aderenza alla dieta mediterranea.
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Economia circolare del cibo e contrasto allo spreco alimentare
Evento congiunto con il Living Lab “0 Food Waste” organizzato dalla Regione Puglia
9 luglio 2020 (evento online)
Il razionale di un living lab tematico sulle politiche locali del cibo potrebbe contribuire all'obiettivo della riduzione degli sprechi alimentari se stimolassimo una strategia di innovazione sociale / tecnologica orientata a un consumo consapevole in grado di evitare gli sprechi alimentari sia nella catena di mercato che nell'economia delle famiglie. In effetti, l'incontro tra innovazione tecnologica e innovazione sociale potrebbe determinare lo scaling up del living lab in termini di produzione di cibo funzionale, lo scaling out dell'esperienza del living lab attraverso il progetto Grecia-Italia Innonets condividendo il bene comune della dieta mediterranea e lo scaling deep in relazione alle radici, ai valori e alle valenze culturali del settore agroalimentare regionale grazie alle biotecnologie.
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Food justice
diritto al cibo, welfare alimentare ed equità del lavoro nelle filiere
Giovedì 8 ottobre 2020, ore 16:30
Fiera del Levante, Bari: Arena del Padiglione Nuovo - Salone dell’Innovazione
Fiera del Levante, Bari: Arena del Padiglione Nuovo - Salone dell’Innovazione
L’attenzione per le questioni di giustizia alimentare, seppure declinate in modi diversi e in continua evoluzione, emerge come tema profondo e imprescindibile in tutti i tentativi teorici e pratici di riorientare i sistemi alimentari verso una transizione sostenibile.
Nel panorama internazionale, il concetto di food justice riassume i principali attriti fra il diritto all’accesso per tutti a una dieta sana e culturalmente adeguata e le condizioni strutturali di disuguaglianza e discriminazione (ad esempio, su base etnica, di genere, o di reddito) che ne vanificano la realizzazione.
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